2010 - 2011
Fortificazioni del “Confine Nord” tra Italia e Svizzera: riorganizzazione paesaggistica per la fruizione.
Parco Regionale Spina Verde di Como
Postazione per mitragliatrice in pozzo (Ministero della Guerra, Comando del Corpo di Stato Maggiore, Nozioni di fortificazione campale per le scuole allievi ufficiali di complemento. Tipografia del Senato, Roma, 1932)
L’obiettivo dell’intervento è la valorizzazione dei manufatti della Linea Cadorna e degli ambiti paesaggistici che li contengono.
Il valore di testimonianza, culturale, storico e didattico della Linea Cadorna sta nella comprensione della stretta relazione esistente tra le fortificazioni ed il territorio circostante. Visitare e comprendere oggi questi manufatti significa conoscere e capire il paesaggio circostante. Il paesaggio del secondo decennio del ‘900 che ospitò queste opere difensive è oggi totalmente mutato: dove erano castagneti da frutto, prati da sfalcio, radure coltivate, oggi vi è solo espansione spontanea del bosco. La copertura arborea ed arbustiva ha occupato interamente gli spazi vuoti, ha chiuso gli affacci, ha coperto i percorsi e i collegamenti. Restaurare i manufatti della Linea Cadorna non deve essere una operazione fine a sé stessa ma deve essere occasione per rimettere in evidenza le connessioni visive e funzionali con il territorio circostante.
Date le mutate condizioni economiche e culturali, è oggi impossibile ricostituire integralmente i paesaggi originari entro i quali le fortificazioni vennero costruite, così come è insostenibile la completa ricostruzione degli elementi edilizi presenti originariamente nell’ambito del sistema fortificato.
Il progetto prevede dunque la rievocazione e l’evidenziazione di alcune delle “ragioni” che originarono le scelte costruttive delle fortificazioni.
Il progetto prevede tre livelli di intervento:
- il restauro e la conservazione dei manufatti originari
- l’organizzazione della fruizione di questi manufatti
- la riqualificazione paesaggistica degli spazi circostanti